Anemonebook - Vergogna Coetzee

Vergogna – J. M. Coetzee

Vergogna di J.M. Coetzee, #premionobel nel 2003.
Un’opera di letteratura sudafricana che nel 1999 ha vinto il #bookerprice .

Non so se è mai capitato anche a voi, ma la lettura di romanzi di scrittori che si sono aggiudicati premi prestigiosi mi riempie di aspettative che non sempre vengono rispettate (una cosa che mi è capitata davvero pochissime volte nella vita, fortunatamente).
È successo proprio con questo romanzo; una lettura che, seppur interessante e accattivante per le tematiche trattate, non sono riuscita a inquadrarne a pieno la chiave di lettura.

David Lurie ha 50 anni, due divorzi alle spalle e insegna Scienze della Comunicazione all’Università di Cape Town.
Conduce la sua vita con l’irresponsabilità tipica degli adolescenti, mosso da un’instancabile curiosità sessuale (da eros, come dice lui stesso) che lo porterà a ricevere una denuncia per molestie da parte di una sua studentessa, Melanie.

Lui non si ribella, tiene il punto. Ammette la responsabilità di ogni azione commessa, purché venga lasciato in pace senza ulteriori processi o confessioni. L’ambiente che lo circonda è ipocrita e conservatore e agli occhi di David i colleghi bramano per una sua umiliazione pubblica, alla quale lui però non cede.

Rinuncia al suo lavoro e si trasferisce in campagna dalla figlia Lucy, ma quello che lo aspetta è una realtà inospitale alla quale lui non è abituato. C’è molta povertà, la figlia è diversa dall’ultima volta che si sono visti, ha abbracciato lo stile di vita contadino. Si intuisce che probabilmente la ragazza è omosessuale, ricerca una propria indipendenza, lavora duramente e segue solidi principi.

I cani, il giardinaggio, i libri di astronomia, i vestiti asessuati: in ogni particolare David riconosce un’affermazione d’indipendenza, meditata, risoluta. Anche il rifiuto degli uomini. Sta costruendo la propria vita. Uscendo dalla sua ombra.

Nel tentativo di ambientarsi, David comincia ad aiutare la comunità facendo piccoli lavoretti (volontariato e non) ma non li prende come una “rieducazione”; non ha intenzione di cambiare il suo carattere e di espiare una qualche colpa!

E poi, un pomeriggio dopo una passeggiata, accade l’inevitabile. Padre e figlia vengono brutalmente aggrediti da 3 uomini, ma mentre David è sconvolto dall’accaduto, Lucy resta apatica, rigida, non lascia trapelare alcuna emozione. Ma pian piano tutto si disgrega.

Succede tutti i giorni, ogni ora, ogni minuto, si dice, in tutti gli angoli del Paese. Sei fortunato a esserne uscito vivo. Sei fortunato a non essere prigioniero su quell’auto che sta sfrecciando chissà dove, o in un fossato con una pallottola nella testa. E anche Lucy è fortunata. Soprattutto Lucy.

Ma si può essere davvero fortunati dopo un’episodio del genere? Esiste forse un meglio o un peggio (a parte la morte) per tutto questo?

Vergogna, Disgrace nel titolo originale. Non viene mai specificato apertamente ma è questo che provano David e Lucy, segretamente, interiormente. Vergogna per un episodio violento come questo.

Da questo momento si avverte un cambiamento in David: comincerà a porsi domande, a riflettere su se stesso, a cercare di mettere un punto per ricominciare. Una cosa che per lui non sarà affatto facile.

Solo dopo ci rendiamo conto che il piccolo paesino dove vive Lucy è abitato prettamente da gente di colore, che gli aggressori sono 3 uomini di colore e che anche Melanie – la studentessa di David – è una ragazza di colore.

Si toccano tematiche forti che inducono a riflettere, come la situazione post-apartheid in Sudafrica, le differenze sociali, il percorso di cambiamento interiore che investe il protagonista, la reazione di Lucy post violenza.

Un romanzo che consiglierei di leggere – anche solo per cultura personale e per un primo approccio verso la letteratura Sudafricana – anche se non ha fatto centro tra le mie letture preferite.

 

Anemonebook - Vergogna Coetzee

 

Voto 3/5

 

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